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16 ottobre 2006

In Italia non si fanno figli.

Volentieri inserisco due lettere che mi ha inoltrato un amico per denunciare un problema generato da un malcostume (non si può parlare di reato, ma possiamo presumere che ci sia qualcosa che non va per il verso giusto).


In sintesi: per inserire i propri figli all'asilo nido viene solitamente richiesto un esaustivo riepilogo del proprio stato patrimoniale per privilegiare le persone meno abbienti (e fin qui, tutto regolare). Peccato che i privilegiati denuncino cifre ridicolmente basse per il tenore di vita che conducono: questo non li rende *evasori fiscali*, ma penso sia legittimo nutrire qualche dubbio.


Bene: il mio amico Stefano ha avuto le graduatorie di ammissione agli asili nido (non senza difficoltà, nonostante fosse suo diritto) e ha segnalato la cosa alla guardia di finanza, conscio che difficilmente la cosa avrà un seguito. Ma il coraggio di buttare il sasso nello stagno non è di tutti.


Di fatto, il sistema è congegnato in modo da favorire l'evasore, a scapito di chi le tasse le paga, tutte, fino all'ultimo centesimo. Ovvero: giusto favorire i meno abbienti, ma solo se vengono fatti controlli (basterebbero a campione!) delle dichiarazioni rilasciate.


Gli omissis sono colpa mia: i nomi avrebbero i risultati delle ricerche di questa pagina.


----Buona lettura.


Egregio Dott. XXXXXX,

Scrivo facendo seguito alla mia lettera riportata di sotto e pubblicata sul vostro giornale il 3 Agosto sulle pagine di Bologna.

Ho risolto il problema dell’asilo per mia figlia pagando un privato ovvero arrangiandomi.
Ho anche cercato di agire per correggere questa stortura per i figli a venire (non miei) cercando di stimolare la Guardia di Finanza con un esposto formale e cercando un contatto con le Istituzioni cittadine.

Mi rendo conto della natura “Don Chisciottesca” delle mie azioni.
Ho fatto un esposto alla Guardia di Finanza ma dubito vedro’ risultati.
Ho cercato di forzare le Istituzioni cittadine alla trasparenza ed al rispetto delle regole nei rapporti con il pubblico facendo ricorso al Difensore Civico. Avro’ le informazioni richieste nonostante le reticenze delle Istituzioni, ma a che servira’?
Ho cercato piu’ e piu’ volte nell’arco di 3 mesi di avere un contatto con il Signor XXXXXXXXX e con la Signora XXXXXXXX rispettivamente Sindaco ed Assessore Scuola del Comune di Bologna. Nessuna risposta naturalmente.

Io sono Don Chisciotte ma chi e’ Sancho Pancia? Lei crede che gli Amministratori pubblici si renderanno mai conto di essere tali e nulla piu’?
Chi amministra si assume delle responsabilita’ e deve almeno avere il coraggio di dire ”arrangiati” o “non abbiamo i mezzi” (a mio avviso la volonta’) di combattere l’evasione.

La triste conclusione e che chi evade ottiene anche il supporto dello Stato che lo include tra coloro che ricevono l’assegno per il nuovo nato, che hanno priorita’ in tutte le graduatorie, che hanno il posto all’asilo piuttosto che allo studentato per i loro figli, che beneficiano di ogni possibile sgravo fiscale.

Ancor piu’ incredibile e’ che Sancho Pancia non vuole parlare con Don Chisciotte: e si’ che si potrebbe discutere “del fortunato compimento che diede il valoroso Don Chisciotte alla spaventevole e non mai immaginata avventura dei mulini a vento con altri successi degni di gloriosa memoria”.

E poi diciamoci la verita’: Sancho Pancia e’ lo scudiero di Don Chisciotte e qualcuno bisogna che glielo faccia sapere.

Cordiali Saluti

Stefano XXXXXX

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Caro XXXXXXX,

Le scrivo per denunciare una situazione incredibile per un Paese come il nostro.
Vivo (e pago le tasse) a Bologna esempio per “i servizi che funzionano”.

A Bologna le graduatorie per le liste di ammissione agli Asili Nido comunali sono state pubblicate sul sito Internet del Comune solo Sabato scorso.
Molte famiglie non sanno ancora nulla poiche’ le lettere ufficiali saranno spedite probabilmente in Agosto.
La frequenza ininizia a Settembre. Questo significa che gli esclusi avrano gravi problemi e pochissimo tempo per la ricerca di una alternativa.
Gli esclusi sono una percentuale elevatissima, mi e’ stato detto oltre il 30%.

Mia figlia e’ esclusa ed in lista d’attesa su tutti i 16 Asili Nido che abbiamo inserito nella domanda di iscrizione.
La posizione in lista d’attesa varia dalla ottava alla ventinovesima. Ovvero nessuna possibilita’. Oltretutto con le graduatorie in uscita l’ultimo giorno di Luglio Lei capisce la difficolta’ a trovare un’alternativa privata che comunque non vorremmo perseguire.
Riteniamo che un bimbo debba vivere fin da subito nella Societa’ cosi’ com’e’ e pensiamo che una struttura pubblica nel bene e nel male ne sia il miglior specchio.

Io e mia moglie siamo entrambi lavoratori dipendenti con un secondo figlio di 3 anni e ISEE elevato.

Le fornisco di seguito la graduatoria relativa agli 8 posti disponibili in uno di questi nidi (ovviamente nessun dato sensibile e’ riportato nel rispetto della Privacy):

ISEE 3827€ (caso sociale/segnalato)
ISEE 7510€ (caso sociale/segnalato)
ISEE 1991€ (2 genitori che lavorano e secondo figlio minore)
ISEE 6018€ (2 genitori che lavorano)
ISEE 11305€ (2 genitori che lavorano e secondo figlio minore)
ISEE 11508€ (2 genitori che lavorano e secondo figlio minore)
ISEE 15839€ (2 genitori che lavorano)
ISEE 17205€ (2 genitori che lavorano e secondo figlio minore)

In questo nido mia figlia e’ diciasettesima in lista d’attesa.
Io non discuto sul fatto di pagare una retta elevata, visto che io e mia moglie abbiamo un buon lavoro e di conseguenza ISEE elevato, ritengo pero’ che il servizio debba essere fornito dal Comune in cui viviamo e paghiamo le tasse.

Inoltre, ed e’ quello che mi crea maggiore malessere, come si nota dalla lista (che e’ veramente una delle tante) le dichiarazioni ISEE sono quanto meno “strane” ed io ho l’elevato sospetto che molte od alcune siano false. A Bologna, come Lei certo sa, non si vive in 4 nemmeno con un ISEE di 17205€.

Non so se troveremo un’alternativa privata (al costo di circa 800€ al mese), ma Le chiedo: e’ possibile che chi non ha alternative, ovvero il classico nonno che si presta, o non puo’ pagare un’elevata retta privata, debba valutare se rinunciare al proprio lavoro? E‘ giusto che un bambino passi tutto il suo tempo con degli adulti anziche’ con altri bambini?

Cordiali Saluti

Stefano XXXXXX


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